A Torre di Canicarao il Grest incontra i migranti

È una collaborazione nata nel mese di maggio quella tra il progetto SPRAR “Accoglienza Casmenea” del Comune di Comiso, gestito dalla Fondazione San Giovanni Battista, ed il Vicariato Foraneo di Comiso. Un lavoro comune che ha dato i suoi frutti all’interno del Gruppo Estivo o Grande Estate, meglio conosciuto come “Grest”.
Il Grest è un’esperienza che si svolge nel periodo estivo, è un momento di crescita rivolto ai ragazzi e ai bambini fino ai tredici anni che, insieme ai sacerdoti e a un gruppo di animatori, promuove un’esperienza significativa di vita.
“Il lavoro che svolge da anni la Fondazione San Giovanni Battista – dichiara il presidente Renato Meli – può apparire oggi in controtendenza. Ma siamo convinti che operare al servizio di una comunità interculturale partendo dalle giovani generazioni sia un metodo vincente per generare una società di pace e di ricchezza. Siamo felici di avere avviato questa collaborazione e confermiamo la nostra intenzione di essere uno strumento utile per la nostra Chiesa che vuole aprire le braccia verso chi ha bisogno. E oggi l’impegno in questa direzione si moltiplica ancor di più: il Paese sta conoscendo una virulenza nei rapporti sperimentata solo poche volte nella storia della nostra Repubblica, sembrano incrinarsi i rapporti umani anche tra gli stessi italiani e questa è una deriva che ci preoccupa molto”.
“Quest’anno – spiega Alessandro Guastella, coordinatore del Progetto Accoglienza Casmenea – abbiamo proposto a due beneficiari di mettersi al servizio del prossimo, infatti hanno frequentato un corso di formazione per animatori Grest che ha permesso loro di partecipare, in qualità di Animatori, alle attività realizzate a servizio della città. Moustapha e Yaya sono stati molto felici dell’opportunità ricevuta; hanno costruito nuove relazioni con i loro coetanei e approfondito la conoscenza del territorio grazie alle attività promosse dallo staff Grest”.
Moustapha racconta della sua gioia immensa nel corso della giornata organizzata all’Acquapark dove per la prima volta, ha davvero sperimentato momenti di piena spensieratezza.
Yaya, dal canto suo, riferisce di sentirsi molto fortunato di aver vissuto questa esperienza, di aver instaurato legami con gli altri giovani partecipanti e soprattutto di aver intrapreso relazioni con i bambini più piccoli. “É stato bellissimo – sottolinea – sentire i bambini chiamarmi per nome, abbracciarmi, e piangere per me, come hanno fatto alla serata conclusiva del Grest”.
L’equipe del progetto SPRAR ha ospitato i circa 480 giovani del Grest (dai 6 anni in su), per alcune settimane, all’interno della struttura “Torre di Canicarao”. “E stata – spiegano i membri dell’equipe – un’esperienza proficua volta a favorire i processi d’integrazione attraverso situazioni ludico-ricreative, creative e di gruppo, stimolando anche la sensibilità dei beneficiari nei confronti dei grestini. Particolare attenzione è stata data alla socializzazione, al fine di favorire i processi di integrazione col/nel territorio e la promozione di un maggiore senso di appartenenza ad esso e agli abitanti. Siamo grati al vicario Foraneo don Salvatore Bertino e al responsabile del Grest, don Giuseppe Iacono”.

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