Quasi 200.000 persone in Sicilia. Sono 33.638 in provincia di Ragusa e 6.580 nella sola città. Sono stranieri, migranti, rifugiati. “Ma – ricorda Renato Meli, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – sono anche vicini, colleghi, compagni di scuola. Oggi è la loro giornata. E anche la nostra. Per ricordare che nessuno sceglie dove nascere, ma tutti devono poter scegliere dove vivere liberi. La Fondazione San Giovanni Battista lavora da decenni per favorire l’inclusione dei rifugiati e lo fa con dedizione assoluta ed altrettanta assoluta aderenza al messaggio del Vangelo. Proprio perché siamo consapevoli delle difficoltà e delle problematiche sociali che possono scaturire dalla presenza di tanti stranieri, siamo anche convinti che una simile tematica non possa ridursi a schieramento ideologico o ad un dibattito sterile ma piuttosto a trovare soluzioni per la convivenza e il rispetto delle regole. La presenza di rifugiati è indice della nostra civiltà, della nostra capacità di accogliere e includere in modo da creare per tutti condizioni di vita migliore”.
Nei prossimi giorni saranno 2 appuntamenti a sancire il senso di questa visione.
Giorno 1 luglio alle ore 18 a Comiso, incontreremo Mimmo Muolo, vaticanista per il quotidiano “Avvenire” che relazionerà sulle migrazioni alla luce della Dottrina sociale della Chiesa.
Giorno 3 luglio, presso il CAS di Borgo la Croce si terrà una festa interetnica con un momento di convivialità. Si mangerà insieme attorno alla tovaglia collettiva realizzata nei laboratori che si sono svolti nei giorni scorsi in 3 progetti SAI gestiti dalla Fondazione.
Giornata mondiale del rifugiato con il giornalista Mimmo Muolo e una festa interetnica
