Il percorso di educazione civica svolto dai ragazzi di quattro classi del Liceo di Scienze umane di Ragusa approda nella sede del progetto SAI “Famiglia amica” gestito dalla Fondazione San Giovanni Battista.
Dopo alcuni incontri in aula magna svolti nei mesi scorsi, guidati da esperti di dinamiche interculturali, i giovani studenti hanno avuto modo di toccare con mano la realtà di un progetto di accoglienza e inclusione che ospita nuclei familiari titolari di protezione internazionale.
“La scorsa settimana – ricorda Renato Meli, presidente della Fondazione – abbiamo ospitato i giovani dello stesso Istituto “G. B. Vico” impegnati nell’indirizzo Linguistico. Oggi, con i ragazzi di Scienze umane, si rinnova il piacere di vedere una delle nostre strutture piena di quelli che saranno gli adulti del futuro. Ringraziamo la dirigente e le insegnanti e gli insegnanti dell’istituto Vico che si spendono e credono in progetti di educazione civica per noi fondamentali. Grazie a tutti gli studenti che hanno prodotto dei lavori di alto livello: manifesti, disegni e podcast che ci impegneremo a valorizzare. Le storie che hanno raccontato e i concetti che hanno espresso nei loro elaborati sono lo specchio della realtà. L’oggi ci racconta quale sarà lo scenario futuro della nostra società, sia per coloro che arrivano da paesi stranieri come, e soprattutto, per i bambini che nascono in Italia da genitori stranieri e che la legge non considera italiani se non dopo troppi anni di residenza, 10 per norma ma nella prassi non prima di 13, se tutto va bene. Mi sembra che sia qualcosa di inaccettabile da un punto di vista del diritto ma, soprattutto, dal punto di vista etico.
Auguro a questi giovani di essere sempre cittadini attivi, capaci di partecipare e fare partecipare alle vicende democratiche della nostra Italia”.
Le quattro classi del liceo di Scienze umane hanno presentato una sintesi del sistema di accoglienza in Italia e un approfondimento sulla figura del mediatore culturale.
Non è mancato il consueto momento di dolce relax con la condivisione del gelato e una consegna di vari doni che i ragazzi hanno affidato all’equipe di progetto.