Il progetto “Cento stelle per crescere e sognare” regala un nuovo Patto educativo per il Distretto socio sanitario 44.
“Cento stelle” è, il progetto realizzato da Oxfam, Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa e l’associazione L’Argent in collaborazione con gli Enti locali facenti capo al Distretto 44. Un percorso che ha raggiunto cento giovanissimi del territorio ibleo, le loro famiglie e gli Istituti scolastici coinvolgendoli in varie azioni educative.
Nell’Auditorium “Pippo Tumino” degli uffici comunali dello Sviluppo Economico i protagonisti di “Cento stelle” hanno presentato e sottoscritto il Patto Educativo che sarà esteso a tutte le realtà pubbliche, del Terzo settore e delle realtà formative che ne faranno richiesta.
“Non nascondo una certa soddisfazione – sottolinea Renato Meli, presidente della Fondazione – per il percorso e il processo avviato con il progetto Cento Stelle. Un buon risultato in termini di output è non solo il Patto Educativo che stiamo sottoscrivendo con i sindaci dei Comuni del distretto 44, ma anche la gioia espressa nei volti delle ragazze e dei ragazzi, delle insegnanti e in tutti coloro che sul campo si sono spesi oltre misura per questo traguardo”.
La sottoscrizione del Patto viene dopo lunghi e proficui mesi di lavoro che hanno coinvolto le scuole, gli studenti e le loro famiglie.
“Per la scuola – ricorda Meli – abbiamo promosso approcci di apprendimento esperienziale, contestualizzato e interdisciplinare. L’incontro tra scuola e comunità ha generato nuove forme di progettualità educativa, attraverso l’attivazione di laboratori urbani, percorsi civici, attività svolte in contesti informali, ove l’apprendimento si è delineato come processo co-costruito. Per gli studenti abbiamo scelto di intervenire in un quartiere con carattere di forte esclusione e fragilità favorendo un’attivazione territoriale, che in futuro può essere replicata in altri quartieri. Quello che vogliamo, nel solco della nostra Costituzione, è rimuovere veramente gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.
“Cento stelle” ha coinvolto in modo innovativo ed attivo soprattutto le famiglie.
“Migliorare la qualità della vita dei bambini – conferma Renato Meli – vuol dire migliorare la qualità della vita delle loro famiglie, in particolare delle mamme. La nostra è una sperimentazione di welfare comunitario, che, nella prospettiva della città educante, chiama ogni attore educativo a rispondere alla domanda educativa mettendo alla prova modelli di azione pubblica capaci di realizzare nei fatti la sussidiarietà. In quest’ottica le persone che abitano i luoghi del progetto non sono destinatari, ma promotori e protagonisti dell’impegno educativo attraverso il Patto”.
Il Patto educativo, dunque, giunge al termine di un cammino già avviato e che ha creato le condizioni per strutturare queste linee guida.
“Oggi regaliamo alla nostra comunità – prosegue il presidente della Fondazione – un patto educativo che può rappresentare oggi uno dei volani più significativi per l’innovazione della scuola pubblica, in quanto incarna una visione dell’educazione come processo corale, intersoggettivo, istituzionalmente legittimato ma civicamente condiviso. Questi Patti educativi, infatti, si configurano come forme generative di cittadinanza attiva, attraverso cui i cittadini non soltanto partecipano, ma concorrono a produrre politiche educative pubbliche nella loro forma più matura. Ricordo, infatti, che le azioni di coesione e di comunità sono le vere promotrici dello sviluppo economico e sociale. Nei prossimi mesi, la Fondazione San Giovanni Battista sarà impegnata nell’attuazione concreta del Patto e nella sua valorizzazione insieme al comune di Ragusa e al distretto 44. Il nostro obiettivo è di estenderne l’impatto anche attraverso nuovi progetti finanziati. Si tratta di un impegno strategico, che mira a rendere strutturale l’approccio educativo sperimentato, rafforzando la rete territoriale e offrendo nuove opportunità ai bambini, ai giovani e alle famiglie del Distretto 44”.