Il progetto Fami “Parole chiave: strumenti di integrazione”, attivo da maggio 2019, conclude la propria attività

Una rete di partner ha dato vita ad un programma ricco di iniziative e di studi

Finanziato dal Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami) 2014-2020, il progetto ha visto come ente capofila IntegrOrienta cooperativa sociale Onlus di Ragusa. Partners del progetto, impegnati in prima linea per la realizzazione delle varie attività, sono stati: la Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa, l’Università degli Studi di Messina, il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (Cpia) di Ragusa, il Centro studi ricerche sociali Giuseppina Arnao di Palermo, la federazione delle Chiese evangeliche in Italia con la casa delle Culture “Mediterranean Hope” di Scicli, la Fo.Co. società cooperativa sociale onlus di Chiaramonte Gulfi e l’Asd Polisportiva Smart 3E di Ragusa.

“L’intervento della Fondazione San Giovanni Battista all’interno del progetto – chiarisce il presidente Renato Meli – ha consentito di far fronte al bisogno di un supporto linguistico per le comunità straniere presenti nel territorio. Sono stati erogati 5 corsi di lingua italiana “A1″ rivolti a 80 cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti nel territorio provenienti dall’Albania, Bangladesh, Guinea, Nigeria, Eritrea, Senegal, con l’intento di attuare esperienze di inclusione superando le difficoltà di alfabetizzazione dei cittadini stranieri attraverso attività di accompagnamento individuale. Inoltre, la sperimentazione della flipped classroom ha consentito ai destinatari di essere protagonisti del proprio apprendimento in classe, in un contesto di gruppo di pari, ma guidato. In questo scenario è emersa l’importanza di una rete e di una collaborazione efficace tra il soggetto capofila IntegrOrienta e i partner per facilitare l’apprendimento della lingua italiana e rispondere ai bisogni dei cittadini migranti”.

Il progetto è stato anche supportato dai Comuni di Ragusa, Ispica, Scicli, dall’Ufficio scolastico regionale – Ufficio IX Ambito Territoriale per la Provincia di Ragusa, dalla sede provinciale patronato Enasc – Associazione territoriale Unsic di Ragusa, dall’associazione di immigrati “Progettiamo Insieme” di Santa Croce Camerina, dall’associazione onlus “Officina della Pace” di Ragusa.
“Parole chiave” si è configurato come una sperimentazione biennale centrata sulla didattica attiva dove gli spazi educativi hanno rappresentato luoghi per favorire processi collaborativi, ridurre la marginalità e tessere relazioni sociali, attraverso un percorso di progettazione assistita, tutoraggio e monitoraggio.
I percorsi di formazione linguistica hanno previsto moduli tecnici specifici di addestramento al superamento del test previsto dall’accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato. Oltre 200 cittadini di Paesi terzi hanno conseguito le certificazioni linguistiche in Italiano A1/A2/B1.
Il progetto ha dato vita anche a seminari di orientamento civico-sociale, laboratori creativi di cooperative learning, con l’ausilio della musicoterapia e del teatro.
Inoltre, è stata attivata una piattaforma per l’apprendimento a distanza, finalizzata a consentire pari opportunità di accesso alla formazione linguistica ai cittadini di Paesi terzi.
La partecipazione alle attività da parte dei cittadini di Paesi terzi è stata supportata dall’attivazione di servizi​ trasversali quali baby-sitting, mediazione linguistica, tutoraggio didattico e dal piano di comunicazione previsto dal progetto.
L’intervento finanziato dal Fami “Parole chiave: strumenti di integrazione” ha, dunque, offerto a molti cittadini di Paesi terzi occasioni di apprendimento e di rafforzamento delle competenze civico – linguistiche, sperimentando modalità alternative e innovative anche in un periodo difficile contrassegnato dalla crisi pandemica. Il progetto ha rappresentato una esperienza positiva di rafforzamento della rete dei soggetti pubblici e privati che si occupano di formazione linguistica e di inclusione sociale in generale, lasciando output importanti e rendendo le comunità di migranti vere protagoniste del processo di inclusione, a partire dalla lingua, chiave di accesso alla nuova vita civile.

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